Xiaomi Mi A1 in super offerta a 224 euro su Amazon con garanzia italiana e Prime

Oggi abbiamo notato che il prezzo di Xiaomi Mi A1 su Amazon Italia è calato parecchio e che adesso non è tanto distante da quelli fatti dai vari importatori cinesi, ma qui c’è un discorso più ampio da fare.

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Il download dei video YouTube è in fase di roll out in alcuni Paesi

Logo applicazione YouTube Android

Numerose segnalazioni, provenienti da diversi paesi in tutto il mondo, confermano che YouTube sta espandendo la possibilità di scaricare i video da YouTube per consentirne la visualizzazione offline. Non si tratta di una novità assoluta, visto che da anni in India è disponibile la funzione, ma a quanto pare è limitata ad alcune economie emergenti.

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QuickPhoto offre un modo rapido per visualizzare le foto preferite

QuickPhoto è un’applicazione che propone un modo rapido per aprire alcune foto a scelta dell’utente, permettendogli di creare delle scorciatoie sulla schermata del dispositivo, che verranno mostrate con delle icone che contengono le miniature delle immagini e che una volta toccate apriranno la foto con l’applicazione per la visualizzazione preferita.

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Xiaomi rilascia finalmente i sorgenti del kernel di Xiaomi Mi A1

Dopo un’attesa durata diversi mesi, e dopo numerose pressioni da parte della comunità degli sviluppatori, Xiaomi ha finalmente rilasciato il codice sorgente del kernel di Xiaomi Mi A1, il suo primo dispositivo della serie Android One. Ora sarà possibile vedere custom ROM, kernel alternativi e molto altro, grazie alla disponibilità del codice.

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App Google 7.20 preannuncia hotword personalizzate per Assistant e Duo per smart display

L’App Google ha iniziato a ricevere nella giornata di ieri l’aggiornamento alla versione 7.20, grazie alla quale si è scoperto che ben presto potrebbero essere disponibili hotword personalizzate per Google Assistant. L’aggiornamento alla versione 7.20 svela ora maggiori dettagli a proposito del supporto bilingue su Google Assistant, del download di podcast offline, di Google Duo su smart display ed altro ancora. 

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Puro presenta le nuove cover Magnet Strap e Magnet Ring: protezione e funzionalità senza compromessi

SpazioAndroid.com Italia

Puro, il brand modenese da sempre attento alle nuove tendenze del mercato e tecnologie, in questi giorni ha presentato le collezioni Magnet Strap e Magnet Ring, due accessori ideali per “vestire” il proprio smartphone che, oltre a garantire protezione e comfort, permettono di ampliare le funzioni del device senza alterarne il design. In particolare, l’innovativo […]

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SEGA Europe e Interior Night annunciano un accordo di collaborazione

SEGA Europe Ltd. e lo studio Interior Night hanno annunciato un accordo di collaborazione che vedrà le due aziende impegnate nello sviluppo e nella pubblicazione di una nuova IP dalla forte componente narrativa.

Interior Night è stato fondato lo scorso mese di ottobre (2017) il cui obiettivo è quello di sviluppare titoli narrativi pensati per un pubblico maturo di stampo televisivo.
Lo studio, reduce da una campagna di reclutamento alla ricerca dei più brillanti talenti dell’industria nello sviluppo di esperienze narrative e sociali, è composto da professionisti che hanno lavorato a titoli del calibro di “Heavy Rain“, “Wonderbook: Book of Spells” e “Beyond – Due anime” in studi tripla A come Quantic Dream, Sony e Slightly Mad Studios.

L’accordo con Interior Night sottolinea la volontà di SEGA di lavorare con i migliori studi del settore con l’obiettivo di pubblicare nuove IP coinvolgenti e offrire ai giocatori esperienze sempre più avvincenti.

“L’accordo con Interior Night rappresenta un altro grande passo per SEGA in termini di collaborazione con studi di grande talento, sia già di successo che emergenti, per proseguire nella nostra idea di lanciare nuovi franchise ed esperienze originali –  sono le parole di John Clark, vicepresidente esecutivo del publishing di SEGA Europe – non vediamo l’ora di lavorare con Interior Night, per permettere al grande talento e alla creatività del team di trasformarsi in un’esperienza narrativa intensa”.

Caroline Marchal, CEO di Interior Night’s ha dichiarato:

“Siamo davvero entusiasti di lavorare con SEGA per il nostro primo gioco narrativo. SEGA ha dimostrato subito una grande volontà di collaborare con lo studio, innovando e prendendosi dei rischi. Grazie al suo aiuto e al supporto che può darci, crediamo davvero che Interior Night possa sviluppare una grande esperienza narrativa adatta sia a un pubblico di videogiocatori che a un’audience più vasta”.

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Nantucket, Recensione Pc

Ci sarebbero tante cose da dire sul mare e su quello che nei secoli, anzi, nei millenni, ha ispirato. Il mare, da sempre, protagonista indissolubile della nostra vita capace di essere generoso o traditore, teatro di grandi eventi, grandi battaglie e grandi tragedie. Non ultime quelle umane dei perenni sbarchi nelle nostre coste, ma questa è un’altra storia.

La storia che vi raccontiamo in questa recensione è ben diversa: ci porta indietro nel tempo, in pieno diciannovesimo secolo, all’epopea della caccia alle balene, e tutto si svolge accompagnato dalla narrativa affascinante di Moby Dick, il nome del capolavoro letterario di Herman Melville.

Nantucket è l’opera prima di una piccola software house italiana chiamata Picaresque Studio. Il gioco è un misto tra strategia, gestionale e gdr, disponibile su Steam da qualche giorno per Pc sotto etichetta Fish Eagle.

Saprà il primo titolo di Picaresque Studio far breccia? Ecco cosa ne pensiamo.

NANTUCKET È SOLO L’INIZIO…

Come detto, il gioco ci porta all’epopea della caccia alle balene e ci offre la possibilità di ripercorrere alcuni capitoli della storia originale di Moby Dick. E lo fa in modo sapiente.

Il nostro viaggio parte da Nantucket, un piccolo porto di pescatori e balenieri. Tipico posto marittimo frequentato da lupi di mare e gente poco raccomandabile. Al comando della nostra nave solcheremo i sette mari e gli oceani per dare la caccia a balene, squali, capodogli e ad altri “mostri” marini ma al tempo stesso seguiremo le orme del capitano Achab per dare la caccia alla balena per eccellenza.
Viaggeremo in diverse località di tutto il mondo (non tantissime ma sufficienti) dove andremo a prendere incarichi utili a fare accrescere il nostro prestigio ma anche per scoprire tante cose: da una nuova rotta per la caccia alle balene a frammenti di storia, anche personale.

Raccontato così sembra una cosa semplice, ma il titolo offre un equilibrio davvero invidiabile tra gameplay e narrativa. Il motivo è ben presto spiegato: la grande libertà d’azione che permette di formare e gestire un equipaggio facendolo anche crescere e convivere con una moltitudine di problemi più o meno piccoli ma in grado – secondo le nostre decisioni – di poter girare l’equilibrio.

UN GAMEPLAY GRANDIOSO, RAFFINATO ED IPNOTICO



Ma è giusto adesso scendere nei particolari del gameplay che riteniamo essere uno dei punti di forza di Nantucket. A tratti ricorda quello di Sid Meier’s Pirates! Con la differenza che li c’era un po’ più d’azione e la parte gestionale, benché curata, non era così approfondita come in questo titolo made in Italy.

Nantucket è certamente un gestionale nel quale, vestendo i panni di un capitano, andremo a formare un equipaggio reclutandolo nelle migliori taverne dei sette mari. Bisognerà fare attenzione nella scelta delle persone che governeranno la nave perché ogni imbarcazione ha le proprie esigenze.

Si inizierà con una modestissima sloop, discretamente veloce già all’inizio ma poco capiente, non armata, e con tecnologie piuttosto basilari. Basteranno tre uomini di equipaggio per riempirla. E come ogni party di estrazione ruolistica si rispetti, bisognerà scegliere accuratamente chi arruolare. In taverna troveremo cinque tipologie di “personale”: neutro, navigatori, abili nel combattimento, abili nel crafting e, infine, nella scienza.

I marinai neutri, che potremmo definire mozzi, possono essere assegnati a qualunque scompartimento della nave e dopo essere arrivati al primo livello, grazie all’esperienza accumulata, si potrà scegliere in quale delle quattro branche principali appena accennate farlo specializzare. Gli altri hanno compiti già specifici. Chi è abile nella navigazione sicuramente dovrà essere assegnato al timone (per guadagnare bonus e percorrere nel minore tempo possibile le rotte), o – se si preferisce – all’albero per gli avvistamenti (per ottenere bonus sul campo visivo); uno bravo nel crafting può essere il jolly della situazione (anche nei combattimenti) ma in cambusa rallenta il deterioramento delle merci e della struttura in genere. Chi combatte ha il suo momento di gloria negli scontri a fuoco con i pirati o con l’arpione nella caccia alle balene. Avere un marinaio propenso nelle scienze sarà utilissimo per poterlo sfruttare in ambito medico.

Le specializzazioni hanno a loro volta degli alberi di abilità che sbloccano ulteriori caratteristiche con vari bonus in ogni campo.

Sta proprio qui la bellezza di Nantucket. La fase ruolistica è delicata in quanto incide nelle prestazioni di uomini e mezzi ma è implementata molto bene e quasi non pesa in ambito gestionale, e questo perché è gestita da un ottimo sistema di icone che rende di facile intuizione il tutto nonostante i testi siano completamente in inglese.

Il nostro scopo è quello di guadagnare soldi e prestigio affrontando le varie missioni che si acquisiscono attraverso la lettura dei giornali in ogni porto che andremo a visitare. Le ricompense delle quest standard, certo, sono utili, ma è la caccia alla balena e la raccolta di grasso ed olio l’attività più redditizia. Inoltre, è bene stare attenti ai prezzi delle varie merci che variano costantemente e magari, affrontare un po’ di giorni in più di viaggio e vendere in una località dove il prezzo è favorevole. Questi incassi sono quelli che fanno arricchire veramente e fanno guadagnare soldi sonanti utili per cambiare la nave iniziale che – presto o tardi – dovremo abbandonare, ma anche per aggiornare le tecnologie (le migliorie tecniche studiate fortunatamente saranno acquisite in modo perenne e quindi trasferibili alle imbarcazioni che andremo a comprare) del nostro veliero. Ve ne sono diversi tipi, ognuno con la propria scheda.

Ma bisognerà acquisire tanti soldi per poter aggiornare le varie tecnologie dei velieri (ed alcune si sbloccheranno soltanto con la presenza degli uomini adatti: ad esempio un medico per attivare la tecnologia che permette l’implementazione delle cabine per curare l’equipaggio) ed acquistare navi da guerra possenti, resistenti e veloci che possano farci combattere anche contro i pirati.

La lotta non ci vedrà solo affrontare i giganti del mare, ma anche i bucanieri. Alcune missioni richiederanno di investigare sul destino di alcune imbarcazioni scomparse e spesso e volentieri ci troveremo di fronte navi da combattimento. Ma senza cannoni (che in una sloop o in un cutter, altro tipo di imbarcazione, non sono contemplati, ad esempio) è meglio fuggire via o – in caso di incontro casuale – magari pagare dazio perdendo soldi e un minimo di prestigio, ma portando a casa la pellaccia ed il carico.

Non finisce qui. La fase gestionale – simile ma più aggressiva a quella di Pirates! – porta l’occhio a controllare il nostro carico durante le traversate. Avremo abbastanza acqua? Il cibo basterà? Ma, visto che non si vive di solo “pane ed acqua” c’è abbastanza grog (in un gioco “marinaresco” e con i pirati poteva mancare?) nella stiva? Altra finezza è la presenza del legno. Si perché più si naviga e più lo scafo e gli esterni si logorano. Serve, appunto, il legno per operare le riparazioni necessarie. In questo caso, migliore il marinaio specializzato preposto alle operazioni, più questo legno durerà.

NAVIGAZIONE E COMBATTIMENTI

Tra il dire ed il fare c’è di mezzo il mare. I sette mari da navigare vengono scanditi in ore e giorni dove la noia potrebbe regnare sovrana. Per evitare questo fattore sono stati aggiunti diversi elementi random: incontri casuali, ma anche episodi che richiedono la nostra scelta e conseguenze più o meno importanti. Si va da diatribe facilissime come ad esempio scegliere se bere il rum da soli o condividerlo con tutti i componenti dell’equipaggio o se vendere alcuni barili di merci ad altre navi incontrate, o ancora se aiutare un nostro sottoposto a risolvere grane personali e così via. Le conseguenze sono molteplici e spaziano dalla variazione di status di ogni componente dell’equipaggio (con la possibilità di contrarre malattie se non si è accorti nelle decisioni) all’aumentare o diminuire del morale, e così via.

Da notare come malattie e loro effetti vengano curati una volta sbarcati nelle location.

Un paragrafo a parte meritano i combattimenti. Andare per mari a caccia di balene non è una cosa semplice. Avvistate le creature e scelto di combatterle si avrà accesso alla schermata di combattimento che ci descrive le varie condizioni meteo e dell’acqua (che portano alcuni effetti casuali alle due parti, ndr), si dovranno scegliere i tre uomini che occuperanno la lancia da combattimento. O le lance se la nostra nave ha almeno sei uomini di equipaggio, capitano a parte. Il vantaggio di avere navi grosse sta proprio in questo, nell’avere due o più lance da poter scendere in acqua per affrontare il combattimento.

Ci troveremo di fronte da una a tre creature con tanto di scheda che indica i punti vita ed altre caratteristiche peculiari come attacchi speciali e così via. Il combattimento è a turni ed è gestito dai dadi.

Anche qui è importante saper scegliere il tipo di formazione da mandare in camp… in acqua. Ci vuole necessariamente l’abilità con l’arpione per infliggere i danni ma avere un buon marinaio capace di manovre elusive in grado di proteggere dagli effetti degli attacchi nemici è utile. Ma cosa può fare uno abile nel crafting in combattimento? Semplice, può far ritirare il dado al personaggio della scialuppa che vogliamo. Utilissimo ad avere un’altra chance. Anche un medico può essere utile: cura gli effetti delle ferite e fa recuperare punti vita al personaggio interessato.

Le creature non staranno certo a guardare anche perché avranno diversi assi nella manica: potranno schivare ma anche immergersi rendendo vano ogni tentativo di arpionaggio. La difficoltà dei combattimenti è proporzionata al nostro livello. Non ci saranno scontri facili o scontri impossibili: tutti, però, possono creare seri grattacapi o anche provocare la morte di uno o più uomini dell’equipaggio. O peggio ancora, la morte del capitano che equivale al Game Over.

Se, invece, muore un personaggio, si tratta sempre di una tragedia dal punto di vista umano… ma visto che tutti sono utili e nessuno indispensabile (tranne voi), basterà – come già saprete – andare nella taverna di un porto e cercare un sostituto. Servirà anche tanto prestigio per accaparrarsi gli uomini più valenti e quello lo si accumula attraverso il successo nelle varie quest minori o per altri meriti.

Discorso simile quando si affrontano i soldati o i pirati che sono contemplati nel gioco. Ci sarebbero tante altre sfumature sul gameplay ma ci fermiamo qui. Nantucket veste l’anima più seriosa di Pirates è la trasporta nell’epoca d’oro della caccia alle balene ed offre tante sfumature interessanti. Un gioco ricchissimo.

ARTISTICAMENTE SUGGESTIVO, COLONNA SONORA PRETTAMENTE PIRATESCA

Ma come si presenta Nantucket? Beh, dal punto di vista tecnico il compito svolto è stato relativamente semplice: non ci sono modelli in 3d o grafica da urlo. Gli uomini di Picaresque Studio, però, hanno puntato decisamente sulla componente artistica.

Protagonista è la splendida mappa del mondo. Una carta nautica gigante che ci offre una panoramica delle acque di tutto il globo con tanto di informazioni sui venti, sulla presenza di pirati, sulle città da visitare, sui luoghi delle quest e sulle zone in cui è favorevole la caccia ai vari tipi di balene, capodogli, squali, orche e così via.

Ogni capitolo della quest principale è seguita da una bella scena animata mentre le varie schermate di gestione sono fatte magistralmente e permettono una consultazione esemplare su quello da tenere sott’occhio. L’interfaccia, infatti, è perfetta ed ottempera ai propri scopi.

Ottima sia la colonna sonora, con brani strumentali e canzoni piratesche che si alternano, una voce narrante piuttosto credibile e tanti buoni effetti sonori.

COMMENTO FINALE

Nantucket è un fulmine a ciel sereno. Una piccola (grande) perla da scoprire, da giocare e rigiocare in grado di offrire una sfida interessante e costante.

Il lavoro di Picaresque mette insieme più generi, li fonde in maniera sublime tra loro e li accosta ad una trama liberamente giocabile che segue le “orme” di capitan Achab alla disperata ricerca di Moby Dick.

Il gioco trasmette, in parte, quella maledizione nella ricerca della leggendaria balena grazie ad un gameplay ipnotico. Il classico “un’altra azione e poi smetto” potrebbe diventare una costante. Il sistema di crescita del proprio personaggio e dell’equipaggio oltre allo studio di tecnologie ed al comprare navi sempre più performanti danno molta soddisfazione.

I combattimenti sono una storia a sé: niente di impossibile ma sempre ostici ed in grado quasi sempre di mettere in difficoltà. Spesso e volentieri, infatti, i dadi non aiutano. La morte è dietro l’angolo. E ricaricare sarà sempre una seccatura a meno che non abbiate salvato di recente.

Artisticamente parlando, il lavoro è lodevole sotto tutti i punti di vista ed anche i colori forti e vivaci, ma al tempo stesso dai tratti duri e cupi, nonché i brani e le musiche da ciurma, contribuiscono ad un’atmosfera che ci imporrebbe anche di riesumare il capolavoro letterario di Melville, che – sicuramente – in gioventù non abbiamo apprezzato come meriterebbe.

Nantucket è poesia perché ai giocatori di vecchia scuola sembrerà tornare all’epoca d’oro di Sid Meier’s Pirates!, titolo che non ha bisogno di presentazioni. Ma con un’anima senza dubbio più scura, tematiche più difficili e sicuramente più profondo dal punto di vista gestionale e ruolistico.

Non mancano i difetti. A volte i combattimenti non sembrano equi per colpa dei dadi, mentre avremmo preferito più contenuti grafici o più ambientazioni. Il gameplay è vario, ricco ed offre una longevità interessante visto che ogni partita è comunque diversa grazie alle diverse tipologie di quest da affrontare (principale, secondarie, minori e così via) ed ai tanti eventi casuali. Ma diventa comunque ripetitivo a lungo andare. Per quanto splendidamente riportato in inglese, avremmo anche voluto una localizzazione italiana, ma tant’è.

Nantucket è promosso a voti pieni. Anzi, pienissimi ed è consigliato a tutti gli amanti dei titoli strategici, di ruolo e gestionali grazie ad un gameplay sontuoso che per quanto complicato non sfocia (quasi) mai nella frustrazione.

 

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Sword Art Online: Fatal Bullet, nuove informazioni ed immagini

Bandai Namco ha svelato nuove informazioni su Sword Art Online: Fatal Bullet, nuovo episodio della serie in arrivo in Italia il prossimo 22 febbraio su PS4 ed Xbox One con le relative edizioni digitali per console e su Pc, via Steam, disponibili il giorno successivo (23 febbraio).

Bazalt Joe, è un giocatore top GGO (Gun Gale Online) al quale piace l’ArFa-sys (Artificial Financial Adviser System) del protagonista. Questo umanoide è equipaggiato con con una rara intelligenza artificiale “Type-X” e può pensare, prendere decisioni da sola e fornire diversi tipi di supporto. Joe è anche sorridente e molto popolare tra i compagni della squadra e in caso di vittoria assicura informazioni di valore e ottimi oggetti.

Grazie alle armi da fuoco e spade speciali rilasciate quando i giocatori puliscono un determinato evento con Kirito, saranno in grado di fronteggiare ogni situazione, sia a corto che a lungo raggio.

Spazio alle immagini. Buona visione.























 

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Soul Calibur VI, nuove immagini e dettagli per Groh, Xianghua, Kilik e Nightmare

Qualche giorno fa vi abbiamo mostrato il trailer su Groh che includeva altri tre personaggi di Soul Calibur VI, ovvero Xianghua, Kilik e Nightmare.

Bene, Bandai Namco ha pubblicato tantissime immagini inedite per i quattro lottatori in questione che vi proponiamo alla fine del pezzo. Il titolo arriverà nel corso dell’anno su Pc, via Steam, PS4 ed Xbox One.

La grande devozione di Grøh per i suoi studi e il suo addestramento gli ha consentito di ottenere un posto tra i Dodici di Aval. Tuttavia, dopo il suo fallimento con l’Azure Knight, ha perso la sua posizione nell’organizzazione. Per ora alcuni conflitti interni in Aval hanno ritardato la sua punizione, ma se Grøh spera di proteggere il suo diritto di impugnare la Arondight, dovrà dimostrare ancora una volta la sua forza. 

Xianghua ha imparato a impugnare la spada da sua madre, Xiangfei, e sempre da lei ha ereditato una spada di inestimabile valore. Quand’era bambina, è stata letteralmente rapita dalla bellezza della madre mentre si esercitava con la spada. Xianghua ha aggiunto le proprie mosse alle varie tecniche, sviluppando uno stile personale che fa meno affidamento sulla necessità di atterrare il proprio avversario con attacchi diretti e affidandosi maggiormente alle finte, cercando quindi di infliggere un colpo decisivo solo quando l’avversario abbassa leggermente la guardia. La bellezza e la grazia letale dei suoi movimenti sembrano quasi passi di danza con la spada, e sono in grado di conquistare persino i suoi avversari!

Fin da quando la tragedia portata dal seme del male si è abbattuta su Ling-Sheng Su, Kilik ha tenuto la Kali-Yuga saldamente al suo fianco. Come successore finale delle tecniche di Ling-Sheng Su, si è dedicato al suo addestramento e ora studia tecniche esoteriche sotto la guida di un guerriero leggendario, Edge Master.

Affrontando Nightmare, non bisogna mai dimenticarsi che è in grado di scatenare almeno in parte il potere della spada. Se ci riesce, occorre prepararsi per un colpo letale, volto a uccidere istantaneamente il proprio avversario.
Le anime di coloro che sono stati uccisi e divorati dalla spada sono come libri che vengono aggiunti alla libreria apparentemente infinita di stili di combattimento della lama. Esiste qualcuno in grado di fermare il fiume di sangue che questa spada lascia alle sue spalle?

LE IMMAGINI

































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The King of Fighters XIV, ad aprile arrivano quattro personaggi inediti

Il già ampio roster di The King of Fighters XIV si allargherà ulteriormente con quattro personaggi. Questi arriveranno grazie ad un dlc ad aprile per l’edizione Steam.

SNK lo ha annunciato con un nuovo trailer che ha come protagonista Oswald che ritorna nella serie. Lui è diventato uno dei personaggi più amati e richiesti della saga picchiaduro ad incontri, grazie al suo stile di combattimento unico e alla sua personalità.

Ecco la clip. Buona visione.

Oswald è un signore anziano e abbastanza distinto, ma anche un ex killer molto noto. È la mente dietro l’assassinio di Karnoffel e usa le carte da gioco per affettare e tagliare a dadi i suoi avversari. Quando gioca a poker da veterano, non mostra mai la sua mano.

KOF XIV, pubblicato originariamente ad agosto 2016 e con un nutrito gruppo di oltre 50 combattenti, grazie al dlc di aprile toccherà quota 58 personaggi. Il titolo, infine, continuerà ad evolversi nel 2018. Qui, la nostra recensione del gioco.

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Expert: ritorna il volantino “Rottamazione a tasso zero”, valido fino al 18 febbraio

Da Expert è in arrivo il volantino “Rottamazione a tasso zero”, valido dal 1° fino al 18 febbraio. Siete curiosi di conoscere le offerte sugli smartphone Android, acquistabili anche in comode rate a tasso zero?

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Nuove conferme per Huawei P20 Plus immaginato da alcuni render amatoriali

Mentre continua l’incertezza legata alla possibile presenza di Huawei P20 e P20 Pro al Mobile World Congress 2018 di Barcellona, arriva un nuovo render amatoriale che prova a immaginare sia l’aspetto della parte frontale, con il notch nella arte alta dello schermo, sia quella posteriore, con una tripla fotocamera.

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Smartphone Android a 4 euro? Con Altroconsumo è possibile

Altroconsumo offre ai nuovi abbonati uno smartphone Android al prezzo irrisorio di 4 euro: vediamo alcune delle caratteristiche tecniche del dispositivo e i dettagli della nuova iniziativa, valida fino al 5 marzo 2018 con la sottoscrizione di un abbonamento mensile alla rivista.

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Nuove indiscrezioni per vivo Xplay 7, che avrebbe un display 4K e 10 GB di RAM

Sembra avvicinarsi il momento del debutto di vivo Xplay 7, che secondo le indiscrezioni e le immagini pubblicate su Weibo avrà uno schermo che coprirà quasi totalmente la parte frontale del dispositivo, uno schermo 4K, e alte caratteristiche di altissimo livello, come una quantità mai vista di RAM e un lettore di impronte nel display.

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